E tu pruvece!

Pruvece se sei di Teramo a fare il timballo per una persona sola. Pruvece… e voglio vedere se riesci a non fare dieci mini timballi in una volta o una teglia che da sola ci mangi dieci giorni. Pruvece!

“Pruvece!” Mi disse un’ Amica leggendo il primo articolo di questo blog. “Pruvece a rivisitare qualche ricetta della tradizione in chiave monoporzione.” E niente ci ho provato! E ne è venuta fuori la miglior monoporzione di sempre.

Mi scuso con i Teramani, ma la rivisitazione di una ricetta tradizionale non è semplice: lu timball lo mangi per le grandi occasioni, lo condividi, ci metti due giorni a prepararlo. Beh io sono single, ero lontana dall’ Abruzzo sotto le feste natalizie, non volevo impiegare più di una domenica mattina per prepararlo… Quindi non contestatemi con “Eh, ma il pollo va cotto in forno, intero, e poi disossato e spezzettato!”; “Eh, ma meglio il sugo con la carne mista e le spuntature di maiale dove poi affoghi le pallottine preparate a parte!”; “Eh, ma anche due pisellini ci starebbero bene!”

Senza “Eh” e senza “ma” Jì ci sò pruvate! E il risultato non è stato niente male… Anzi!

Occorrente:

Vaschetta in alluminio da una porzione.

Ingredienti:

  • 150 gr di spinaci crudi
  • 100 gr di petto di pollo
  • 125 gr di mozzarella
  • 20 gr di parmigiano
  • 2 uova di scrippelle come da ricetta
  • 1 uovo per il ripieno
  • 2 cucchiai da cucina di latte
  • 250 gr di trito misto (vitello e maiale)
  • 350 gr di polpa di pomodoro
  • un cucchiaio di misto per soffritto fatto con carote, cipolla e sedano
  • olio, burro, sale e pepe q.b.
  • uno spicchio d’aglio

Procedimento:

Per prima cosa procedete a fare le crespelle come indicato in questa ricetta:

https://lapattyfbehealthybehappy.blog/2020/12/06/si-scrive-love-e-non-e-un-errore/

Nel frattempo soffriggete in un po’ d’olio il trito di carota, cipolla e sedano. Versate la carne macinata. Fate andare qualche minuto prima di aggiungere la salsa di pomodoro e portare a cottura il ragù. Deve essere ristretto.

In una padella antiaderente cucinate con un filo d’olio il petto di pollo salato e pepato e, a cottura ultimata, riducetelo a cubettini.

Soffriggete uno spicchio d’aglio con l’olio d’oliva e cucinate gli spinaci regolando di sale: tritateli una volta pronti.

Amalgamate in un piatto l’uovo con due cucchiai di latte ed un pizzico di sale.

Gli ingredienti pronti per la preparazione finale.

Ungete con un fiocchetto di burro la teglia e foderatela con uno strato di crespelle facendole sbordare (come da immagine sotto).

Distribuite un cucchiaio di ragù sul fondo, poi il petto di pollo, la mozzarella, gli spinaci e cospargete con parmigiano ed un cucchiaio di uovo sbattuto col latte. Coprite con una crespella e ripetete questa stratificazione fino a riempire la vaschetta di alluminio.

Composizione degli strati.

L’ultimo strato copritelo con le crespelle sbordanti. Distribuite il composto di uovo e latte restante e mettete qualche fiocchetto di burro in superficie. Cospargete con del parmigiano.

La finitura.

Infornate a 180°C per circa 40 minuti avendo l’accortezza di coprire con della carta stagnola se vedete che inizia a “colorarsi” troppo. Il timballo sarà pronto quando la superficie sarà gonfia. Spegnete il forno lasciandolo ancora dentro qualche minuto. Capovolgete il timballo su un piatto da portata, tagliate la porzione che consumerete e magari accompagnate con un Cerasuolo per reggere il piatto al palato, ma non coprirlo troppo nel gusto.

Eccolo appena sfornato.

Le calorie boh… Non le ho quantificate: ho mangiato la mia monoporzione per due giorni: certo forse sarebbe il caso di dire che è una monoporzione da condividere e, ovviamente, io ve lo auguro. ❤️

Ecco a voi la mia monoporzione: ricca, seppur preparata con molte scorciatoie… Ricca delle emozioni di un Natale diverso, ma pur sempre Natale.

❤️ E non aggiungo altro.

Ah dimenticavo: con gli ingredienti avanzati ho fatto un fagottino di timballo che ho congelato e cucinerò presto.

Alla mia Amica: “alla fine, una pandemia e io ci sò pruvat a rivisitare una ricetta della tradizione.”

“Ci so pruvat!” , come ci provo sempre: a fare meglio, a fare qualcosa che credo di non saper fare. A crederci sempre… Fino a riuscirci. “Ci so pruvat!”

Provaci… e se sbagli, provaci ancora!”

“Cenerentola la scarpetta…” Ed io non ho il pane!

Quasi le sette e trenta di sera, aspetto la zoom con le amiche, non ho il pane per cena e neanche Antonio Lamberto Martino per vicino di casa! Ma soprattutto non ho tempo: pochi minuti e arriverà il link. Che faccio? Apro il frigo, “Babbo Natale” è passato in anticipo: ho il lievito di birra e un pizzico di fantasia.

Occorrente:

Un foglio di carta forno per poggiare i panini sulla leccarda.

Ingredienti:

  • 100 gr di farina integrale
  • 70 gr di yogurt greco zero grassi
  • 3 gr di lievito di birra fresco (se non lo avete potete provare con quello secco o del bicarbonato con un goccio di limone)
  • 30 gr di acqua tiepida
  • semi a piacere: io ho messo quelli di lino che avevo in dispensa
  • se preferite aggiungete un pizzico di sale: io non ne ho usato

Procedimento:

Accendete il forno e portatelo a 180°C. Nel frattempo sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e impastate velocemente con lo yogurt e la farina.

L’impasto sarà morbido e leggermente appiccicoso: formateci due panini, guarniteli con i semini e infornate per 25 minuti. Ebbene si! Non devono lievitare: se no che panini veloci sarebbero?

Giusto il tempo di finire la zoom che erano pronti e devo dire che come esperimento è andata bene: croccanti all’esterno e morbidi all’interno. Buoni? Si! E con solo 185 Cal. per panino.

Ps: fateli raffreddare prima di consumarli.

“La fantasia è come la marmellata, bisogna che sia spalmata su una solida fetta di pane.” – Italo Calvino –

Si scrive l’ove e non è un errore.

Dalle mie parti poi, quella “e” finale non la pronunci neanche. Buffo come un apostrofo possa cambiare il senso di una parola che, comunque la scrivi e comunque la pronunci, in fondo sempre di amore parla…

Fino a dieci anni il mio unico compito quando si preparavano le “scrippelle” era quello di rompere “l’ ove”: troppo piccola per i fornelli e troppo difficile roteare velocemente la padella per farle sottili “il giusto”. – “Tu prepara le uova, poi guarda e impara”-, mi dicevi, – “che da grande, quando io sarò vecchia, le farai tu.”-

Io guardavo…

Occorrente:

Una padella antiaderente, meglio se di diametro grande, 28 cm almeno.

Ingredienti:

Dose di base da aumentare all’esigenza:

  • 1 uovo intero
  • 1 cucchiaio da cucina colmo di farina
  • un pizzico di sale
  • 1 uovo di acqua

Dose per monoporzione:

  • 2 uova
  • 2 cucchiai da cucina di farina: io ne ho messo uno di farina integrale ed uno di riso.
  • un pizzico di sale
  • 2 uova di acqua

Vi starete chiedendo cosa sono le uova di acqua: sono uova di acqua! Chiarisco meglio: dovete bucare la superficie di un uovo stando attenti a non rompe troppo il guscio, fate uscire albume e tuorlo da questo foro e riempite con acqua. Qui sotto la foto del mio “guscio misurino”:

Beh, se proprio non ci riuscite, calcolate un 60 ml di acqua per ogni uovo utilizzato, quindi per questa monoporzione 120 ml.

Procedimento:

Mescolate con una frusta a mano tutti gli ingredienti e, nel frattempo, scaldate la padella sul fuoco dopo averla unta con poco olio e tamponato con della carta assorbente.

Versate un mestolo di impasto, roteate velocemente per far espandere il composto e colate l’ eccesso. Girate la crespella non appena i bordi si solleveranno e fate cuocere l’ altro lato. Devono essere sottili, ma non troppo di modo da non rompersi.

Procedete fino ad esaurimento dell’ impasto ricordandovi di mescolarlo spesso onde evitare depositi sul fondo, di oliare ogni tanto la padella e, sul finale se necessario, aggiungete un filo di acqua per mantenere la giusta consistenza del composto fino all’ ultimo. Fate raffreddare le crespelle, poi farcitele con del parmigiano grattugiato e arrotolatele come nell’ immagine qui sotto:

Tagliate in pezzetti di circa 2 cm e disponete in un piatto fondo:

Infine versate sopra del brodo caldo: io ho usato del brodo vegetale, ma tradizione vorrebbe quello di carne e, se preferite, spolverate con altro parmigiano.

Queste crespelle, scrippelle in Abruzzese, oltre che essere mangiate ‘mbusse (in brodo), sono la preparazione base del timballo teramano, altro piatto tradizionale, ma possono essere usate anche per fare cannelloni e fagottini.

Non vi dirò quante calorie hanno ogni 100 grammi, ne se sono a basso contenuto di grassi o altro. Ma vi dirò che sono healthy, molto healthy soprattutto per il cuore… Perché le scrippelle ‘mbusse hanno il calore delle ricette tradizionali che si tramandano di generazione in generazione; hanno il sapore dell’ attesa di poter mangiare la prima crespella, quella che si faceva per vedere se la padella era alla temperatura giusta; sono una “fotografia” nei ricordi di una sediolina rossa, in legno, dove salivo in piedi per poter arrivare al tavolo e arrotorarle: l’ altra cosa che mi era concessa di fare.

Si scrive l’ ove e non è un errore…”is in the air”, ma quello è il Natale che sta arrivando e chissà che per placare le mie farfalle nello stomaco io non debba rivisitare in chiave monoporzione qualche altra ricetta.

Si scrive l’ ove e non è un errore, perché ho guardato ed ho imparato… ma per me le “scrippelle ‘mbusse” non avranno mai più lo stesso sapore mamma❤️

Casa è il profumo della torta di mele…

…appena sfornata: caldo, avvolgente, che inumidisce gli occhi e si ferma in gola, come un nodo.

Già perché questa ricetta l’ho fatta per Casa, con quello che avevo in casa… Per il mio Babbo, nei miei ultimi giorni in Abruzzo di un anno che ricorderemo. Nei miei ultimi giorni al Colle prima di questo lockdown 2.0. Ne ho fatte tante… fino a finire le uova! Le ho fatte con le mele dell’orticello che tanto piacciono a Poldo e Spritz. Le ho sfornate in sequenza, aspettato che raffreddassero e riposte in freezer: “Papà ti ho fatto diverse porzioni di torta di mele, mi raccomando tirala fuori la sera prima, così puoi mangiarla a colazione!”

Oggi qui, a circa 600 km di distanza: stesso profumo… ma le mele no, non sono le stesse e le monoporzioni, beh le farò dopo, come quelle fatte per Babbo.

“Pa’ ho fatto la torta di mele, quella che ti ho lasciato in congelatore. Tu l’hai finita?” “No, ma spediscimene un pezzo così vedo se è buona.”

Sorrido… non credo abbia capito il senso di questa telefonata pomeridiana.

Occorrente:

Tortiera da 24 cm di diametro.

Ingredienti:

  • 4 uova
  • 250 gr di zucchero integrale di canna
  • 250 gr di farina integrale
  • 50 gr di olio di semi
  • 50 gr di latte scremato
  • 350 gr di mele tagliate a cubettini
  • la buccia grattugiata di un limone
  • un cucchiaino di cannella
  • una bustina di lievito per dolci
  • 3 cucchiai di rum creola
  • zucchero a velo integrale per la guarnizione

Procedimento:

Mettete a marinare i dadini di mele nel rum. Nel frattempo portate il forno a 180°C, oliate ed infarinate la tortiera.

In una casseruola montate le uova con lo zucchero, la buccia di limone e la cannella.

Aggiungete l’olio, il latte e da ultimo la farina e il lievito.

Mescolando con una spatola incorporate metà delle mele e il rum della marinatura.

Versate nella tortiera e distribuite sulla superficie le mele rimaste. Infornate a 180°C per 50 minuti.

A torta raffreddata, guarnite con lo zucchero a velo e se non resisterete fino a colazione sappiate che potete mangiarla senza sensi di colpa per merenda: poco meno di 230 Cal. ogni 100 gr.

Casa è il profumo della torta di mele appena sfornata…

“Casa è quel luogo che i nostri piedi possono lasciare, ma non i nostri cuori.”
-Oliver Wendell Holmes-

Pancakes: Fast&Fit

Anzi sottolineo molto fast e molto fit. Sono fortunata, in un momento così a poter lavorare da casa, ma è insito in me l’ultimo minuto: sveglia (che suona!) alle 8:30, quei 10 minuti accademici per capire chi sono e dove sono, altri 10 per la doccia e la scelta “tuta del giorno” se no i vicini dal balcone pensano che non mi cambio da un mese e, via colazione… Ultimi 10 minuti per prepararla 🤪.

E allora? Pancakes: Fast&Fit!

Occorrente:

Padella antiaderente e uno shaker per mischiare gli ingredienti velocemente sporcando poco.

Ingredienti:

  • 100 gr di albume
  • 33 gr di proteine vegetali Complete Juice Plus vaniglia o cioccolato
  • 12 gr di farina di avena
  • 5 gr di lievito per dolci

Procedimento:

Versate tutti gli ingredienti in uno shaker e miscelateli per un minuto. Scaldate a fuoco basso il padellino antiaderente e via di pancakes. Con questa dose me ne sono venuti 4: per raccogliere bene tutto l’impasto aggiungete un filo d’acqua sul finale se servisse.

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Scommetto che ci metterete 5 minuti anche voi. Calorie??? Sono 219 Cal. totali per questa monoporzione: esattamente 182 Cal. per 100 gr.

Ma oggi vi dirò di più: la mia coccolazione a base di pancakes e sciroppo d’acero a copertura (come da tradizione!) è stata completata da un cappuccino con latte scremato senza lattosio, per un totale di 289 Calorie, 35 gr di carboidrati, 27 gr di proteine e 3 gr di grassi: un super, gustoso e salutare pieno di energia!

Ho in mente delle future varianti: una aggiungendo alla ricetta 1 grammo di tè matcha ed un’ altra decorandoli con burro di arachidi, frutta fresca e cannella… che dite saranno buoni? Scommetto di si ❤️

#ANDRÀTUTTOBENE❤️

Perché “dopo” sta bene solo per il dolce…

… a fine pasto! È solo in questo caso, infatti, che “dopo” è il momento migliore. Per tutto il resto: una chiamata ad una persona cara, un cambiamento rimandato, un abbraccio non dato, un caffè non preso, la parola dopo equivale ad un “è troppo tardi”. Perché? Perché il tempo passa, le priorità cambiano, i sentimenti anche… e il caffè diventa freddo.

Occorrente:

Teglia da forno quadrata 18×18 cm.

Ingredienti:

Per il pan di spagna al cioccolato:

  • 150 gr di albumi
  • 60 gr di farina di riso integrale
  • 30 gr di Complete al cioccolato Juice Plus (oppure 10 gr di cacao amaro)
  • 30 gr di zucchero a velo integrale (oppure 45 gr se usate il cacao amaro)
  • 8 gr di lievito per dolci

Per la farcitura:

  • 100 gr di yogurt greco senza grassi
  • 50 gr di ricotta
  • 10 gr di zucchero a velo integrale
  • 200 gr di fragole
  • del succo d’ananas per bagnare un po’ il pan di spagna

Procedimento:

Pre-riscaldate il forno statico a 175°C.

In una casseruola versate gli albumi, la farina, il Complete, il lievito e montate il tutto per 10 minuti circa. Versate il composto nella teglia rivestita di carta da forno. Cuocete per 35 minuti circa, sfornate e lasciate raffreddare.

Tagliate a quadratini 100 gr di fragole e mescolatele con lo yogurt, la ricotta e lo zucchero amalgamati insieme in precedenza.

Dividete in sei parti uguali il pan di spagna al cioccolato e tagliatele a metà. Bagnatene leggermermente la superficie col succo d’ananas e farcite con la crema di yogurt, ricotta e fragole. Decorate ogni monoporzione spennellandole con un velo di crema del ripieno e le restanti fragole a fette.

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Calorie??? ➡️ UDITE UDITE: 120 per 100 gr, ovvero PER SINGOLA MONOPORZIONE ‼️Grassi??? ➡️ Che ve lo dico a fare❓ Gustatevi, magari in compagnia, questa ricetta healthy & fit‼️ Enjoy ❤️

E ricordate:

“Never put off till tomorrow what you can do today! ” 

Perché? Perché “il dopo”, dopo, diventa “tardi”❣️

 

Involtini di sogliola su crema di zucca.

Per la prima volta ho scelto un titolo “normale” per questa ricetta… Il mio pranzo di ieri, nato aprendo il frigo e la fantasia!

Occorrente:

Una padella antiaderente e un frullatore.

Ingredienti:

  • filetto di una sogliola già pulito
  • 110 gr di zucca a cui avrete già tolto la buccia
  • 20 gr di porro
  • 30 gr di ricotta light
  • mezzo filetto di acciuga sott’olio
  • 8 pistacchi sbucciati
  • succo e scorza grattugiata di mezzo lime
  • un rametto di rosmarino
  • due cucchiaini da tè di olio evo
  • sale e pepe q.b.

Procedimento:

Dividete per lungo i filetti di sogliola a metà: dovreste ottenere 4 pezzi e lasciateli macerare con sale, pepe, succo e scorza del mezzo lime.

Intanto, in una casseruola, mettete il porro con la zucca e il rametto di rosmarino. Coprite di acqua, aggiungete un pizzico di sale e fate ridurre per circa 15/20 minuti finché la zucca non sarà cotta. A quel punto frullate per ottenere la crema.

Mescolate la ricotta con l’acciuga sminuzzata e tritate grossolanamente i pistacchi. Disponete poi un cucchiaino di ricotta insaporita su ogni pezzo di filetto di sogliola, cospargete con la granella di pistacchi avendo l’accortezza di lasciarne un po’ per la guarnizione finale. Arrotolate gli involtini di sogliola e fermateli con uno stuzzicadenti che toglierete a fine cottura prima di impiattare. Versate un cucchiaino di olio nella padella antiaderente diponeteci i vostri involtini, irrorateli con il succo della macerazione, coprite e fate cuocere girando dopo un po’, per 10 minuti circa.

Disponete la crema di zucca sul fondo del piatto, versate a crudo il secondo cucchiaino di olio e da ultimi guarnite con gli involtini e i pistacchi.

Ecco il mio single pranzo di ieri che ho accompagnato con crostini di pane di segale aromatizzati al rosmarino.

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Calorie??? In totale 301 Cal. che eguivalgono a 112 ogni 100 gr… Sano, light e gustoso.

Se avessi voluto abbinare un vino avrei scelto un Controguerra Bianco DOC. Nello specifico un blend  di trebbiano, chardonnay e passerina del 2018: “Lumeggio di bianco” della cantina Illuminati, da servire ad una temperatura di 10°C.  Fresco, con sentori di frutta a polpa bianca che tornano al palato con una bella persistenza gustativa. Un vino elegante ed equilibrato che ben esalterebbe questo piatto.

Cheers 🥂!

Quando la crema di nocciole si fa light…

… proteica, low fat e in casa, la soddisfazione di affondare il cucchiaio nel vasetto è doppia!

Occorrente:

Mixer da cucina.

Ingredienti:

  • 100 gr di nocciole sgusciate e senza pellicina
  • 35 gr di proteine vegetali Complete Juice Plus (vaniglia o cioccolato sono indifferenti!)
  • 35 gr di cacao amaro
  • 35 gr di latte scremato o vegetale
  • 45 gr di acqua
  • 10 gr di miele
  • aroma alla vaniglia

Procedimento:

Tostate in una padella le nocciole qualche minuto facendo attenzione a non bruciarle.

Passatele calde nel mixer ed iniziate a frullare finché non iniziano a rilasciare il loro olio naturale: fermatevi nel farlo ogni tanto per qualche secondo, poi riprendete. Io le ho frullate per dieci minuti buoni.

Incorporate il resto degli ingredienti e continuate a frullare. Se necessario e, a seconda del vostro gradimento riguardo la consistenza, aggiungete altra acqua: io ne ho addizionata altri tre cucchiai da cucina.

Versate la vostra crema in un vasetto precedentemente sterilizzato. Dovrebbe conservarsi in frigo per circa tre settimane, ma dubito ci arrivi 🙈

Con queste dosi viene fuori una quantità di crema di nocciole pari a 13 porzioni da 20 gr l’ una… Calorie??? Le volete sapere??? Per ogni porzione ce ne sono solo 76.

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Ridete, ridete… che la Patty ha fatto gli gnocchi!

E  non sto scherzando, li ho fatti sul serio, ma tanto per cambiare li ho fatti strani “furtando” l’idea da un pranzo fra le montagne quest’estate e rivisitando in chiave light e monoporzione la ricetta.

Occorrente:

Olio di gomito💪

Ingredienti:

Per gli gnocchi:

  • 170 gr di melanzana cruda (metà di una piccola!)
  • 50 gr di patata cruda
  • 60 gr di farina integrale

Per il condimento:

  • 80 gr di salsa di pomodoro preparato con un cucchiaino d’olio, un pezzettino di cipollotto e del basilico fresco
  • una grattugiata di ricotta salata

Per i pomodorini confit a guarnizione:

  • 75 gr di pomodorini pachino
  • un cucchiaino d’olio
  • un cucchiaino di zucchero integrale di canna
  • timo, rosmarino, origano, prezzemolo, sale e pepe q.b.

Procedimento:

Per prima cosa preparate i pomodorini confit: divideteli a metà e disponeteli sulla leccarda rivestita di carta forno. Mescolate olio, zucchero, sale, pepe ed erbe aromatiche e spennellateci i vostri pomodorini. Cuocete a 140° C in forno statico per un’ora e mezza. Verificate che evapori l’acqua di vegetazione, ma non brucino: nel caso abbassate ancora un po’ la temperatura di cottura.

Ponete sempre in forno, insieme ai pomodorini, ad appassire per un 50/60 minuti la mezza melanzana ben lavata e con tutta la buccia.

Da parte lessate la patata già sbucciata e quando sarà cotta schiacciatela e fatela raffreddare.

Con un cucchiaio scavate la vostra melanzana appassita lasciando la buccia ben grattata e integra da parte. Schiacciate anche la polpa di melanzana, fatela raffreddare, se serve strizzate e via l’acqua in eccesso. Mescolatela alla patata.

Quando la base dei vostri gnocchi sarà completamente fredda aggiungete gradatamente la farina, impastate allenando i vostri bicipiti 💪 ed, infine, formate gli gnocchi aiutandovi con dell’ altra farina sulla spianatoia.

Intanto che l’acqua di cottura bolle, tagliate a listarelle sottili la buccia della melanzana e saltatela con un pizzico di sale e un filo d’olio evo nel wok: fatela diventare croccante.

Appena l’acqua raggiunge il bollore tuffate i vostri gnocchi e scolateli quando vengono a galla.

Conditeli con metà della salsa di pomodoro, mescolate le bucce croccanti della melanzana e poi impiattate: mettete sul fondo il resto della salsa, disponetevi sopra gli gnocchi conditi e guarnite con i pomodorini confit, un grattugiata di ricotta salata e del basilico fresco.

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Per questo esperimento sceglierei in abbinamento un Lagrein Rosè DOC Alto Adige: fresco, fine al palato e con una sapidità appena accennata che potrebbe ben esaltare questa monoporzione da 350 Calorie.

Ora… visto che LaPatty ha fatto gli gnocchi 😜 mi godo il mio pranzo e voi? Voi ridete, mi raccomando ridete di gusto come fanno i bambini quando sono…

…”invasi da una gioia tanto irrefrenabile quanto incomprensibile. L’unico motivo per spiegare quella felicità potrebbe essere un bel piatto di gnocchi!”

– Marco Lodoli –

 

 

Un’ orata al giorno toglie la fame di torno.

Più o meno🤪😜

Sabato sera, voglia di cena veloce… Esselunga, banco del pesce, un’ orata e via!

Occorrente:

Teglia da forno e poco tempo.

Ingredienti:

  • 300 gr di zucchine (circa tre piccole).
  • 100 gr di pomodorini (io ho usato quelli dell’ orto del mio babbo.
  • 90 gr di avocado.
  • un’ orata già eviscerata (la mia pesava circa 220 gr)
  • 2 lime
  • 2 cucchiaini di olio evo.
  • rosmarino, basilico, salvia, sale e pepe q. b.

Procedimento:

Scaldate il forno statico a 180°C. Tritate il basilico, spremete mezzo lime e affettate i restanti. Mettete a macerare nel succo dell’ agrume le fette dello stesso, il basilico e grattugiatevi lo zenzero.

Affettate zucchine e pomodorini. Farcite con gli odori la pancia della vostra orata: intagliatela superficialmente di modo da infilare in essa delle fette di lime.

Disponete sulla teglia rivestita di carta forno il pesce con attorno zucchine e pomodorini. Guarnite con le restanti fette di lime ed irrorate col succo usato per la macerazione (lasciatene giusto un po’ per la mousse di avocado). Salate, versate l’olio ed infornate per circa 40 minuti.

Eccola prima di finire in forno…

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Intanto che il pesce è in cottura preparate la mousse di avocado di accompagnamento frullando quest’ ultimo insieme ad una spruzzata di lime, sale e pepe.

A voi il mio piatto finale:

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Poco più di 400 Cal. per la mia single cena. Vino in abbinamento scelto un Kerner Vigneti Delle Dolomiti IGT 2017:  la nota agrumata e i sentori floreali del gelsomino presenti in questo vino ben sposano la sapidità di questo piatto… E poi ve la dico tutta, sono tornata dal Trentino con questo “nettare degli dei” tra i ricordi.

Perchè? Perché…

“… ci sono profumi che (una volta percepiti) ti camminano dentro!”

-A. De Pascalis-