…con quella “voglia di qualcosa di buono” e sai che in cucina ci sono le ciliegie: ti fermi e pensi…
Sanno di attenzioni e fatica le ciliegie: dalla cura dell’innesto, alla potatura, sino ad arrivare alla raccolta sotto il solo cocente di giugno.Sanno di ricordi, di pendenti doppi a cavallo delle orecchie, di una cesta in testa e “nu zinàle” con le tasche colme. E sanno di quel kirsch tanto amato da chi hai nel cuore e che hai scoperto in solitaria solo un paio di anni fa. E infine sanno d’Amore, di unioni perfette come quella con la vaniglia…
Così l’idea si è concretizzata: “la vaniglia!” – mi son detta – “perché non ci ho pensato subito”.
Occorrente:
Due stampini da 8 cm di diametro o lato: io ho usato due coppapasta rivestiti di carta forno e poggiati su una teglia coperta dalla medesima carta. In alternativa una tortiera da 14 cm.
Ingredienti:
- 130 gr di albume (o 2 uova intere con aggiunta di latte scremato sino ad arrivare al peso suddetto!)
- 80 gr di farina di riso
- 6 gr di lievito
- 36 ciliegie private del nocciolo
- 10 gocce di stevia (o se preferite più dolce l’impasto aggiungetene a piacimento)
- qualche goccia di aroma alla vaniglia
- zucchero a velo integrale di canna per decorare
Procedimento:
Preriscaldate il forno statico a 165°C. Montate gli albumi a neve non troppo ferma. Aggiungete farina, lievito e vaniglia.
Rivestite gli stampi di carta forno e disponete in ognuno 9 ciliegie alla base. Versate il composto e sopra posizionate altre nove ciliegie.
Cuocete per circa 20 minuti (fate prova stecchino! ) alla temperatura di pre-riscaldamento. Sfornate, decorate con lo zucchero a velo e gustate.
Questa volta ho voluto “giocare” a “trova le differenze”: ho replicato la ricetta sostituendo 40 gr di farina di riso con 40 gr di shake Complete Juice Plus alla vaniglia, così da poter rendere questo dolce perfettamente in linea col mio percorso. Beh… Gli amici che hanno assaggiato hanno gradito entrambe le versioni, con un leggero (ma meritato) vantaggio della versione con polvere proteica.
In ambo i casi questa ennesima ricetta monoporzione non supera le 135 Calorie per 100 gr.
Serve dire altro??? Ah si… Qui sotto i due risultati a confronto:
Il fisico che è in me vuol concludere questo articolo con la citazione di un grande:
“La creatività è l’intelligenza che si diverte.”
-Albert Einstein-
E qui un po’ sorrido se penso che la single (un po’ acida) che è in me invece, ha creato questo dolce ripensando a come la circonferenza addominale di alcuni uomini (non vogliatemene voi maschietti!) vari proporzionalmente alle fasi delle loro storie d’amore… Dovevano capitare sotto le mie manine per restare in forma😜